L’ultima volta che abbiamo visto
Painkiller Jane era il 2007 sotto l’etichetta Dynamite, impegnata a sventare una minaccia terroristica in quel di
New York, e a vedersela con un Terminator inviato dal futuro. Dopo sei anni,
l’ex-detective Jane Vasko sbarca alla Marvel Icon, e ritorna con una
scoppiettante mini-serie di quattro numeri piena d’azione, scritta ancora una
volta dal suo “papà”, Jimmy Palmiotti.
The Price of Freedom è giunto alla sua conclusione agli inizi del
2014, e ci presenta ancora una volta una Jane Vasko decisamente distaccata dal
suo ruolo di supereroe come invece era nata inizialmente, anche se questo
aspetto si era già perso in Everything
Explodes del 2007. In
questa storia, Jane viene incaricata di proteggere la principessa Poonwalla,
figlia di un noto imprenditore arabo con nemici praticamente ovunque; e saranno
proprio questi nemici a dare la caccia alla principessa, e Jane – che come al
solito si ritrova coinvolta per fare un piacere alla sua ex-collega e amica di
una vita Maureen – si prenderà cura di lei. Come è solito delle storie di
Painkiller Jane, anche The Price of Freedom è un fumetto ricco d’azione misto a
divertimento, un po’ per le dinamiche degli scontri spinti all’estremo (grazie
al fattore di guarigione di Jane, che la spinge a prendere pallottole in pieno
volto!) che per il susseguirsi delle battute della protagonista, che si
dimostra ancora una volta con una personalità forte e carismatica.
Il fulcro della storia, tuttavia,
sembra più incentrata all’argomento “sesso” che sull’azione. Già in Everything Explodes, eravamo venuti a
conoscenza della bisessualità di Jane Vasko, cosa che qui viene ripresa ma
stavolta concentrandosi di più sull’interesse di Jane verso Maureen (non
ignorando Seth, menzionato e con un ruolo veramente marginale rispetto alle
precedenti storie), e ancora più maggiormente sull’indipendenza sessuale della
stessa, cosa praticamente inesistente nel precedente fumetto del 2007, in cui veniva rivelato
come lei avesse praticamente trascurato la vita sessuale da dopo l’incidente
che le ha conferito i suoi poteri di guarigione. Su questo aspetto, possiamo
anche parlare di un’ulteriore maturazione del personaggio, cosa che comunque
avviene in ogni fumetto di Painkiller Jane, e forse uno dei suoi migliori
aspetti, tanto da non riuscire a risultare troppo “statico”. Ma come detto,
l’elemento sessuale in questa nuova mini-serie è fin troppo frequente, se
teniamo anche conto che in tutti e quattro i numeri, si vede almeno una volta
il seno di Jane, mentre addirittura nel numero 2 c’è un’intera sequenza di
combattimento in cui la protagonista combatte senza mutande (lasciando molto
all’immaginazione, comunque sia).
In conclusione, Jimmy Palmiotti ci presenta una nuova storia
divertente su Painkiller Jane, riuscendo ad essere ancora una volta divertente
e innovativo, senza mai annoiare il lettore. Per quanto riguarda il personaggio
di Jane, la ritroviamo praticamente lì dove l’avevamo lasciata, con qualche
modifica: più matura, decisa e sicura di sé, rispetto al passato. L’elemento
che in precedenza la definiva “pazza scatenata” tendente all’autolesionismo,
sempre dovuto al fattore di guarigione, qui è in parte scomparso, lasciando
spazio più alla consapevolezza di sé stessa e dei suoi poteri. Tra qualche
capezzolo, qualche battuta, scazzottata e sparatoria, The Price of Freedom è un fumetto d’azione divertente che gli amanti del personaggio
sapranno apprezzare. E se non sarà comunque abbastanza, Painkiller Jane
ritornerà a maggio, questa volta insieme al gruppo nella quale testata debuttò
nel lontano 1994: le 22 Brides, con
alla sceneggiatura sempre Jimmy Palmiotti e la moglie Amanda Conner ai disegni!
Painkiller Jane: The Price of Freedom è disponibile all'acquisto sia tramite negozi online, che in versione digitale su ComiXology.
Danjel
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