Dicesi "fumetto igienico" una lettura leggera, non impegnata, che si sposa benissimo con una seduta alla toilette. Un fumetto igienico può avere due funzioni: una è rendere godibile la seduta, l'altra funzionare semplicemente da stimolo.
Dopo la dovuta introduzione, inauguro questa rubrica con un titolo in particolare, un ottimo esempio di "fumetto igienico"; sto parlando di Pinocchio, Vampire Slayer, ovvero Pinocchio, Uccisore di Vampiri, di Dusty Higgins e Van Jensen, pubblicato esclusivamente per il mercato digitale (divenuto successivamente anche cartaceo) e composto da 4 graphic novel, usciti tra il 2009 e il 2012, ancora inediti in Italia.
Da Collodi a cacciatore di vampiri
Se prendessimo in considerazione solo il titolo l'impressione sarebbe negativa, poiché lascerebbe intendere come un altro titolo a caso in cui ci hanno inserito i vampiri perché ormai vanno di moda. Ebbene, no. A parte che significherebbe comunque partire prevenuti, ma Pinocchio, Vampire Slayer è ben lontano dall'essere solo un fumetto del genere. Di fatti, non si presenta come una storia stereotipata o demenziale fino all'eccesso, lo sceneggiatore Van Jensen ha ben tenuto conto delle origini "Collodiane" di Pinocchio, tant'è che all'inizio della storia vi ha anche inserito un breve (e molto approssimativo, ma sempre divertente) riassunto del Pinocchio di Collodi, ma quello originale, quindi con la morte del Grillo parlante ucciso da Pinocchio con un martello, delle sue numerose sventure narrate esclusivamente nell'opera originale, eccetera. Già da questa introduzione, possiamo notare come l'autore ha contornato il tutto con dell'umorismo abbastanza sottile, onnipresente in tutto l'arco narrativo, e che rende la lettura decisamente divertente. La narrazione di per sé, possiamo dire che non è affatto complessa, ed è a tratti anche scontata, ma nulla che possa far venire voglia di lasciar perdere la lettura. Il tutto aiutato anche da un'ambientazione decisamente più cupa, sia come paesaggi che come caratterizzazione dei personaggi, che rende quella sensazione stereotipista, esilarante. Anche l'idea di base, con Pinocchio che diventa cacciatore di vampiri dopo che le creature in questione hanno assassinato il padre Geppetto, non è di certo delle più originali, però calza alla perfezione! Per quanto riguarda i disegni, invece, non c'è poi molto da dire. Interamente realizzato con tavoletta grafica (fatta eccezione per qualche pagina), risultano sempre puliti e mai un pugno nell'occhio.
Vampiri a Nasolungo
Come già accennato, la storia di questo Pinocchio si ferma nel momento in cui il burattino si ricongiunge con Geppetto, che viene poi successivamente ucciso dai vampiri. Niente 'roba del bambino vero', quindi. Pinocchio scopre di poter uccidere i vampiri semplicemente col suo naso, il quale come è risaputo, cresce ogni qualvolta questi dice una bugia, e le gag su ciò si sprecano durante la narrazione, tant'è che anche i personaggi di contorno glielo fanno notare. Personaggi di contorno che non sono altri che la Fata Turchina, qui una vecchietta decrepita, Mastro Ciliegia, e l'ectoplasma del Grillo Parlante che prosegue con il suo ruolo di coscienza, ad un Pinocchio che - abbandonato i toni da discolo - tende all'autoisolamento, ormai afflitto dal dolore per la perdita del padre. Come se non bastasse, quando tenta di avvisare gli abitanti di Nasolungo della minaccia delle creature, non viene neanche preso in considerazione; da nessuno, eccetto Carlotta, un'abitante del paese e per cui il protagonista cela un certo interesse romantico. Il primo volume di Pinocchio, Vampire Slayer si svolge interamente a Nasolungo, e si tratta di un racconto autoconclusivo che lascia uno spunto per un seguito... che arriva un anno dopo con Pinocchio, Vampire Slayer... and the Great Puppet Theatre, anch'esso in volume unico, per poi concludersi con Of Wood and Blood, del 2012, questa volta presentato come miniserie di 9 volumi di 25 pagine ciascuno. In tutte le tre parti, abbiamo modo di rivedere non solo tutti i personaggi presenti nella fiaba originale di Collodi (dal Gatto e la Volpe, a Mangiafuoco), ma avremo anche modo di riscoprire un po' le origini di Pinocchio, ovviamente reinventate per l'occasione, dando qualcosa in più al personaggio, rendendolo interessante e allargando il suo background, arrivando a spiegare addirittura non solo le origini del pezzo di legno parlante, ma anche il motivo dietro il suo carattere scapestrato e disobbediente.
Conclusione
Come già ribadito in appendice, Pinocchio, Vampire Slayer non si presenta solo come il classico fumetto che fa dello stereotipo una facile ironia demenziale, è molto di più: alla base c'è una struttura narrativa ben ponderata che verrà a galla leggendo gli altri due volumi, e il forte legame che ha con l'opera originale di Collodi, che non è per niente da tenere in disparte, è un punto di forza che fa sì che il non aggrapparsi a ciò che è più conosciuto dalla "cultura massificata" renda la storia sotto certi aspetti geniale, e soprattutto la lettura godibile, che secondo me è sempre la parte più importante. È pur sempre facile creare un Pinocchio che uccide vampiri, d'altronde non ci vuole un genio per fare il collegamento "vampiri -> muoiono con un paletto di legno -> Pinocchio è fatto dello stesso materiale", ma il riuscire a contestualizzarlo, tenendo sempre fede al concetto originale, non è cosa da tutti. Personalmente, trovo Pinocchio, Vampire Slayer una lettura godibile e divertente, potremmo anche star qui a dire che l'idea di base è scontata, ma... chi ci aveva mai pensato, finora? Van Jensen lo ha fatto, e gli è riuscito abbastanza bene. Ironia sottile, sentimenti e azione: gli elementi ci sono tutti. Messi a paragone i tre volumi, tuttavia, non riesco a metterli tutti e tre allo stesso livello. La seconda e terza parte sono strettamente legate tra loro, mentre il primo può benissimo rimanere un racconto a sé stante, ed è quello che più mi ha divertito, anche se in fin dei conti l'opera, nel suo complesso e nella sua conclusione, merita un tanto di cappello per l'originalità con cui il cerchio si va a chiudere, facendo comunque leva su elementi non di certo "originali", nel senso stretto della parola.
Pinocchio, Vampire Slayer finora, ha visto la sua uscita solamente negli Stati Uniti, ma è facilmente reperibile su Amazon, e altri siti di vendita online. Dateci uno sguardo, se non all'opera completa, almeno al primo volume. Pinocchio è promosso a pieni voti come un fumetto igienico divertente, capace di rendere la vostra "seduta" più leggera e gratificante.
Come già accennato, la storia di questo Pinocchio si ferma nel momento in cui il burattino si ricongiunge con Geppetto, che viene poi successivamente ucciso dai vampiri. Niente 'roba del bambino vero', quindi. Pinocchio scopre di poter uccidere i vampiri semplicemente col suo naso, il quale come è risaputo, cresce ogni qualvolta questi dice una bugia, e le gag su ciò si sprecano durante la narrazione, tant'è che anche i personaggi di contorno glielo fanno notare. Personaggi di contorno che non sono altri che la Fata Turchina, qui una vecchietta decrepita, Mastro Ciliegia, e l'ectoplasma del Grillo Parlante che prosegue con il suo ruolo di coscienza, ad un Pinocchio che - abbandonato i toni da discolo - tende all'autoisolamento, ormai afflitto dal dolore per la perdita del padre. Come se non bastasse, quando tenta di avvisare gli abitanti di Nasolungo della minaccia delle creature, non viene neanche preso in considerazione; da nessuno, eccetto Carlotta, un'abitante del paese e per cui il protagonista cela un certo interesse romantico. Il primo volume di Pinocchio, Vampire Slayer si svolge interamente a Nasolungo, e si tratta di un racconto autoconclusivo che lascia uno spunto per un seguito... che arriva un anno dopo con Pinocchio, Vampire Slayer... and the Great Puppet Theatre, anch'esso in volume unico, per poi concludersi con Of Wood and Blood, del 2012, questa volta presentato come miniserie di 9 volumi di 25 pagine ciascuno. In tutte le tre parti, abbiamo modo di rivedere non solo tutti i personaggi presenti nella fiaba originale di Collodi (dal Gatto e la Volpe, a Mangiafuoco), ma avremo anche modo di riscoprire un po' le origini di Pinocchio, ovviamente reinventate per l'occasione, dando qualcosa in più al personaggio, rendendolo interessante e allargando il suo background, arrivando a spiegare addirittura non solo le origini del pezzo di legno parlante, ma anche il motivo dietro il suo carattere scapestrato e disobbediente.
Conclusione
Come già ribadito in appendice, Pinocchio, Vampire Slayer non si presenta solo come il classico fumetto che fa dello stereotipo una facile ironia demenziale, è molto di più: alla base c'è una struttura narrativa ben ponderata che verrà a galla leggendo gli altri due volumi, e il forte legame che ha con l'opera originale di Collodi, che non è per niente da tenere in disparte, è un punto di forza che fa sì che il non aggrapparsi a ciò che è più conosciuto dalla "cultura massificata" renda la storia sotto certi aspetti geniale, e soprattutto la lettura godibile, che secondo me è sempre la parte più importante. È pur sempre facile creare un Pinocchio che uccide vampiri, d'altronde non ci vuole un genio per fare il collegamento "vampiri -> muoiono con un paletto di legno -> Pinocchio è fatto dello stesso materiale", ma il riuscire a contestualizzarlo, tenendo sempre fede al concetto originale, non è cosa da tutti. Personalmente, trovo Pinocchio, Vampire Slayer una lettura godibile e divertente, potremmo anche star qui a dire che l'idea di base è scontata, ma... chi ci aveva mai pensato, finora? Van Jensen lo ha fatto, e gli è riuscito abbastanza bene. Ironia sottile, sentimenti e azione: gli elementi ci sono tutti. Messi a paragone i tre volumi, tuttavia, non riesco a metterli tutti e tre allo stesso livello. La seconda e terza parte sono strettamente legate tra loro, mentre il primo può benissimo rimanere un racconto a sé stante, ed è quello che più mi ha divertito, anche se in fin dei conti l'opera, nel suo complesso e nella sua conclusione, merita un tanto di cappello per l'originalità con cui il cerchio si va a chiudere, facendo comunque leva su elementi non di certo "originali", nel senso stretto della parola.
Pinocchio, Vampire Slayer finora, ha visto la sua uscita solamente negli Stati Uniti, ma è facilmente reperibile su Amazon, e altri siti di vendita online. Dateci uno sguardo, se non all'opera completa, almeno al primo volume. Pinocchio è promosso a pieni voti come un fumetto igienico divertente, capace di rendere la vostra "seduta" più leggera e gratificante.
Danjel
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