Ebbene si! Oggi, 14 marzo, in Giappone si festeggia il White Day, che non è il giorno in cui si va in bianco, o il giorno delle spose, o il giorno di Walter White di Breaking Bad...
Il White Day viene celebrato esattamente un mese dopo San...San...San...etciù, scusate sono allergica...Comunque, un mese dopo San Valentino, e non è un caso. Le due festività sono strettamente collegate tra di loro, quindi partiamo proprio da quella gioiosa festa degli innamorati.
In Giappone il giorno di San Valentino non è una festa nazionale, quindi tutti a scuola! Solo le donne regalano cioccolatini agli uomini, non soltanto al proprio fidanzato, ma anche ad altri uomini con cui hanno un rapporto affettivo (amici, compagni di scuola, colleghi) o al proprio capo.
E' una vera e propria sfida, per gli adolescenti. Infatti in Giappone è vietato portare merende a scuola, inclusa la cioccolata. Quante volte nei manga i professori scoprono le ragazze con la cioccolata e gliela requisiscono, infrangendo i loro sogni d'amore e distruggendo ore e ore di duro lavoro per prepararla (o pochi minuti per comprarla). Quindi tutte le ragazze mettono momentaneamente da parte tutte le preoccupazioni sui compiti non fatti, le unghie spezzate, le doppie punte, e altri problemi irrisolvibili, per concentrarsi sull'unica grande missione della giornata: riuscire a sottrarsi alle grinfie dei professori e consegnare la cioccolata all'amato.
Invece i ragazzi, sempre molto profondi devo dire, aspettano con ansia di ricevere cioccolata, perché più ne ricevono più significa che sono popolari.
Esistono tre tipi di cioccolato:
- Giri Choko (義理チョコ), si legge ghiri choko, ed è il cioccolato d'obbligo, quello che viene dato per convenzione sociale ai colleghi e ai compagni di classe, e sono più piccoli e poco costosi, sui 300 yen, quindi poco meno di 3 €.
- Tomo Choko (友チョコ), il cioccolato che si regala alle amiche...solidarietà femminile!
- Honmei Choko (本命チョコ), il cioccolato che si regala al proprio amato, di solito incartato in maniera elaborata, di varia forma e scritte personalizzate, magari con il nome del destinatario o sdolcinerie varie. Le ragazze si dilettano a preparare la cioccolata con le proprie mani, magari per la prima volta in vita loro, rendendo il ragazzo una cavia ignara (io la mangerei tutta prima ancora di consegnarla, voglio dire...il mio amato è il cioccolato stesso u_u); oppure la comprano a caro prezzo, magari vendendo un rene o una sorella.
Alcuni hanno cominciato a comprare anche il Jibun Choko 自分チョコ, il cioccolato per se stessi...è cosa mooolto buona e giusta!
C'è anche il Papa Choko, destinato invece ai papà!
Non trovate che sia una cosa tremendamente ingiusta? Le povere ragazze sono lasciate a bocca asciutta. Ed è qui che entra in gioco il White Day!
Durante questa giornata l'uomo che ha ricevuto un regalo per San Valentino deve contraccambiare con qualcosa che solitamente ci si aspetta essere più caro (ah-ah, letto alla Nelson dei Simpson). Infatti si dice sanbai gaeshi 三倍返し (tre volte al ritorno) che indica proprio che il regalo deve essere tre volte più costoso di quello che si è ricevuto a febbraio.
In realtà fu una ditta di Marshmallow a suggerire agli uomini di ricambiare il regalo ricevuto a San Valentino con dei soffici Marshmallow. Il nome White Day deriva proprio dal colore di questi e all'inizio si chiamava Marshmallow Day.
Se il ragazzo accetta l'amore della ragazza, ricambia la cioccolata ricevuta con cioccolato bianco, fiori, gioielli, biancheria intima, peluche...basta che siano bianchi o di colore chiaro.
E' normale allora che le ragazze vivano questa giornata divorate dall'ansia in attesa di sapere se il loro amore è corrisposto o meno!
venerdì 14 marzo 2014
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