sabato 21 febbraio 2015

Avengers: Age of Ultron: Mark Ruffalo su Hulk

In una recente intervista con Empire, Mark Ruffalo ha parlato del suo personaggio, Bruce Banner/Hulk, e della direzione verso la quale si muoverà nel sequel, e anche successivamente.

"Penso che sia decisamente maturato un po' dall'ultima volta", dice Ruffalo. "Si è abituato di più a questa cosa, e a essere parte della squadra. Penso che si senta un po' di più parte di tutti loro. Ma in questo film in particolare fa più parte degli Avengers di quanto non ne facesse nel primo film. Le cose si fanno maggiormente profonde per ogni personaggio."

"Hulk è una sorta di jolly", continua l'attore. "E' l'anticonformista del gruppo. E' più come una bomba atomica. Puoi cercare di indovinare dove andrà, ma potrebbe anche colpire dalla parte opposta. Penso che, ovviamente, sia previsto un giorno in cui tutti si aspettano che le cose vadano male, e quel giorno arriva. E loro sono pronti. E Bruce ha ideato il piano B. Nonostante lui il più delle volte si riesca a controllare -tutta quella storia di 'Sono sempre arrabbiato'- io penso ancora che ci sia una qualche parte di lui che non ci crede completamente, e che non crede nemmeno in se stesso."

Nonostante la personalità da "Jekyll & Hyde" esista da sempre nel personaggio, Ruffalo e lo sceneggiatore/regista Joss Whedon vogliono esplorare le altre sfumature, questa volta.

"C'è una battaglia fra le due personalità opposte che vivono dentro di lui", dice Ruffalo. "E' sicuramente preoccupato del fatto che arriverà il giorno in cui Hulk prenderà il sopravvento, e forse non lo lascerà più, non lo farà più tornare se stesso. Anche Hulk lo sa. C'è un momento nel quale lui decide con riluttanza di tornare a Banner. Chissà come andranno a finire le cose, ma come Bruce sa imporre la propria volontà su Hulk, trasformarsi in lui e prendere consapevolezza di Hulk quando è infuriato, anche Hulk forse crescerà e sarà capace di imporsi su Bruce. Questo spiana il terreno a cose piuttosto folli, e lo stiamo facendo anche noi. Sarà interessante vedere se finirà in quello che potrebbe essere il prossimo film su Hulk."

Per quanto riguarda l'idea di un nuovo film dedicato a Hulk, Ruffalo sa benissimo perché la sua versione di Hulk potrebbe essere migliore come personaggio di supporto rispetto a quella mostrata nei precedenti film a lui dedicati, con protagonisti Eric Bana prima (Hulk, 2003), ed Edward Norton (L'incredibile Hulk, 2008) poi.

"E' una questione difficile.", ammette. "In sostanza si guarda un uomo che non vuole fare ciò che invece voi volete vedergli fare. E' dura da sostenere per due ore. Non so per quante volte si può usare la stessa trama, ma ora il personaggio sta maturando, e c'è una bella dinamica che sta crescendo fra Banner e Hulk. E la computer grafica è molto migliorata. Con le cose che possiamo fare ora, possiamo offrire una vera performance. Ho lavorato con Andy Serkis [dello studio Imaginarium], e mi ha fatto vedere come si fa a iniziare a lavorare su un personaggio. E' molto emozionante per me, poiché posso fare tutto ciò che immagino, ovviamente insieme a una squadra."

D'altra parte, l'idea di un Banner che diventa un Hulk semi-permanente è una cosa che è stata affrontata nei fumetti sin dal 1991, per la precisione nel numero 377 di "Incredible Hulk", nel quale tutta l'intelligenza di Banner si unisce al corpo di Hulk in un'incarnazione soprannominata il "Professore", o "Merged Hulk".
E questo, naturalmente, è un terreno che può essere esplorato sia in Avengers: Infinity War che in Captain America: Civil War.

Voi cosa ne pensate? 

Davide Valentino

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